Il pianeta nano Makemake è privo di atmosfera, poche dunque le somiglianze con Plutone. Lo hanno scoperto i tre telescopi dell'Osservatorio dell'Eso in Cile che hanno osservato il pianeta mentre passava di fronte ad una stella, bloccandone la luce. È il fenomeno dell'occultazione stellare.
L'orbita di questo gelido mondo lo porta nelle zone esterne del nostro Sistema Solare, da qui l'ipotesi degli scienziati di un'atmosfera simile a quella di Plutone. La nuova scoperta invece non sembra confermare questa possibilità.
Makemake è grande circa due terzi di Plutone e la sua rotazione attorno al Sole lo spinge a seguire un percorso molto lontano, che si trova al di là di quello del pianeta, ma più vicino rispetto ad Eris, il pianeta nano più massiccio finora scoperto nel Sistema Solare. Esso è uno dei cinque pianeti nani finora riconosciuti dall'Unione Astronomica Internazionale, con il già citato Eris, Cerere, Plutone ed Haumea.
Gli studi precedenti avevano lasciato pensare che questo pianeta potesse avere delle somiglianze con Plutone, soprattutto per l'atmosfera, essendo simile ad altri pianeti nani. La nuova ricerca dell'Eso però ha dimostrato che attorno a Makemake non c'è un'atmosfera significativa. Grazie alle osservazioni effettuate dai telescopi di La Silla e Paranal - il VLT (Very Large Telescope), l'NTT (New Tecnology Telescope) e TRAPPIST (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescope), gli esperti sono riusciti a saperne di più su questo misterioso pianeta lontano.
È stato possibile infatti determinare le sue dimensioni in modo più accurato, misurarne per la prima volta la densità e misurare quanta parte della luce del Sole viene riflessa dalla superficie di Makemake, chiamata albedo.
Le occultazioni sono particolarmente rare nel caso di Makemake poiché si muove in una zona di cielo con relativamente poche stelle. “Prevedere accuratamente e osservare questi eventi non frequenti è molto difficile: è da considerarsi un importante risultato che le osservazioni coordinate, da parte di un'equipe sparsa in molti luoghi diversi del Sud America, siano state coronate dal successo” dicono dall'European Southern Observatory.
"Mentre Makemake passava di fronte alla stella e ne bloccava la luce, la stella scomparve e riapparve molto bruscamente invece di affievolirsi e poi tornare brillante gradualmente. Questo significa che il pianeta nano non ha un'atmosfera importante" ha detto José Luis Ortiz, dell'Instituto de Astrofísica de Andalucía, in Spagna. "Si pensava che Makemake avesse buone probabilità di aver sviluppato un'atmosfera - che non ce ne sia traccia significa che dobbiamo imparare ancora molto a proposito di questi corpi misteriosi. Scoprire per la prima volta le proprietà di Makemake è un grande passo avanti nello studio del club ristretto dei pianeti nani ghiacciati".
"Plutone, Eris e Makemake sono tra gli esempi più grandi dei numerosi corpi ghiacciati in orbita lontano dal Sole", conclude José Luis Ortiz. "Le nostre nuove osservazioni hanno migliorato la nostra conoscenza di uno dei più grandi - Makemake. Saremo in grado sfruttare le informazioni per le ulteriori esplorazioni di questi oggetti affascinanti nella zona esterna del Sistema Solare".
Curiosità. Makemake era inizialmente conosciuto come 2005 FY9. Scoperto un paio di giorni dopo Pasqua nel marzo 2005, venne soprannominato Coniglietto Pasquale. Nel 2008 ha ricevuto il nome ufficiale di Makemake: Makemake è il creatore dell'umanità e dio della fertilità nei miti dei popoli indigeni dell'isola di Pasqua.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.
Di Francesca Mancuso
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