13 ottobre 2012 - 2 notti fa c'e' stata una tempesta su Giove.L'astronomo radio-amatore Thomas Ashcraft e' riuscito a captare l'evento grazie all'ausilio del radiotelescopio in New Mexico,registrando due tracce audio sulle frequenze radio rispettivamente a 21,1 mhz e 20,9 mhz.
Le radiazioni
(burst), sporadiche, sono il risultato di violenti processi
nell'atmosfera del pianeta collegati al moto del suo satellite Io, ed
hanno potenza tale da poter essere rivelata da dispositivi amatoriali.
La magnetosfera
di Giove contiene particelle cariche provenienti dal satellite Io, in
aggiunta al vento solare intrappolato nelle linee del suo campo
magnetico.
Una densa
nuvola di elettroni forma un anello intorno all’equatore magnetico di
Giove. I vulcani di Io lanciano, con grande potenza, gas elettricamente
conduttori verso la zona interna della magnetosfera.
L'energia per
l'attività vulcanica del satellite deriva probabilmente dalle forze di
marea sprigionate dall'interazione tra Io, Giove e altri due satelliti
naturali del pianeta, Europa e Ganimede.
Allertato da questa scoperta, un astronomo australiano, C. A. Shain, analizzò delle registrazioni di Giove fatte nel 1950-51 alla frequenza di 18.3 MHz. Trovò che Giove emetteva più rumore radio quando era rivolto verso la Terra in un particolare modo.
Questo voleva dire che i radio segnali provenivano da sorgenti localizzate a particolari longitudini. Nel 1964 E. Keith Bigg scoprì una connessione tra le tempeste radio di Giove e la posizione orbitale del suo satellite Io.
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