“Tu pensi che siamo nel 1999. Saremo almeno nel 2199. Non posso dirti con esattezza l’anno perché sinceramente non lo so neanch’io. E qualunque mia spiegazione non ti basterebbe. Vieni con me. Guarda tu stesso.”
L’idea che stiamo vivendo in un universo simulato e che nulla è vero, come nel caso di Matrix, è un tema ricorrente nelle opere di fantascienza. Da adesso in poi, grazie a un gruppo di fisici che lavorano presso l’Università di Bonn, sarà forse possibile capire che cosa siamo e dove ci troviamo.
Per avere una buona simulazione della realtà è necessario costruire una struttura tridimensionale per rappresentare gli oggetti e i processi del mondo reale. Con l’aiuto dei calcolatori non è difficile creare un reticolo che tenga conto delle distanze tra gli oggetti virtuali e che simuli la progressione del tempo.
I ricercatori tedeschi suggeriscono che una simile struttura possa anche essere creata sulla base della teoria della cromodinamica quantistica, che descrive le forze nucleari che legano le particelle subatomiche. Per capire se ci troviamo effettivamente “giù nel cyberspazio”, i fisici di Bonn hanno eseguito numerosi test al computer e tenuto conto di molte variabili osservabili, per esempio l’energia delle particelle quantistiche.
Le prime conclusioni sono ancora influenzate dai limiti attuali della comprensione della cromodinamica quantistica e delle simulazioni numeriche al computer, ma sei proprio sicuro che sia aria quella che stai respirando?
Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?
di Antonio Pilello
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