Arriva dai telescopi del Keck e da Hubble una scoperta
sorprendente: l’ordine che si osserva nei dischi delle galassie non risalirebbe
a un’epoca antica dell’universo, come la maggior parte degli astronomi
supponeva, ma sarebbe il frutto d’un processo graduale.
Galassie |
Galassie ben educate, le definiscono gli astronomi riferendosi
all’ordine apparente che regna nei loro dischi. Ovvero, galassie
popolate da centinaia di miliardi di stelle che ruotano ubbidienti,
tutte più o meno nella stessa direzione, dando forma alle spettacolari
architetture immortalate negli scatti del telescopio spaziale Hubble e
dei suoi colleghi, terrestri e non. Ma da quando hanno imparato a
comportarsi così a modo?
Fino a oggi, l’ipotesi prevalente era che
l’ordine dei dischi galattici risalisse a circa 8 miliardi di anni fa: a
quella che viene chiamata, appunto, “epoca dell’assestamento” (the epoch of disk settling). Uno studio appena uscito su The Astrophysical Journal
rimette ora in discussione questa ipotesi, affermando che le forme
odierne, così ben organizzate, sono in realtà il prodotto d’una sorta
d’evoluzione molto più graduale. Un’evoluzione che non ha mai smesso
d’arrestarsi.
«La tendenza che abbiamo osservato», spiega infatti la prima autrice dell’articolo, Susan Kassin, astronoma del Goddard Space Flight Center della NASA, «mostra che le galassie, da allora, hanno continuato a cambiare». Ma perché gli scienziati se ne sono accorti soltanto ora? La risposta, come spesso accade, pare stia nella scelta del campione osservato. Scelta che, sostengono i 14 autori dell’articolo, nelle ricerche condotte in passato tendeva a escludere le galassie più “maleducate”. «Gli studi precedenti rimuovevano le galassie che non somigliavano ai dischi rotanti ben ordinati comuni nell’universo odierno», sostiene Benjamin Weiner, astronomo presso l’Università dell’Arizona e coautore dell’articolo. «Trascurandole, finivano per prendere in esame solo i rari esemplari già “ben educati” presenti nell’universo remoto, finendo così per concludere che da allora le galassie non sono cambiate».
Via Lattea |
E la nostra amata Via Lattea, che quanto a ordine ed eleganza non ha nulla da invidiare? Anch’essa, suggeriscono gli autori, deve aver attraversato un periodo d’evoluzione burrascoso, proprio come le galassie del campione studiato, per poi raggiungere gradualmente il suo stato attuale, mentre anche il Sole e il Sistema solare prendevano forma.
di Marco Malaspina
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