October 23, 2012

L'incubo dell'universo-software


Alcune esperienze visionarie (penso in special modo a certi raggelanti racconti di Phlip K. Dick ed all’ambiguo apologo “Matrix”) suggeriscono sfumature artificiali e tecnologiche del mondo. L’universo è descritto alla maniera di un programma informatico interattivo, come cablato all’interno di ciascuno di noi.
http://silentobserver68.blogspot.com/2012/10/lincubo-delluniverso-software.html
Gli oggetti sono bit. Le emozioni, i sentimenti ed i pensieri informazioni digitali; la percezione è generata da un software. Nell’officina aliena è tutto rigidamente organizzato e diretto. Gli automi controllano automi che si credono liberi: le loro azioni sono sequenze di un filmato. I gesti si spezzano, il movimento è una successione di fotogrammi bloccati.


Il cosmo è un gioco di ruolo, con piattaforme e livelli. Le leggi di natura (ma è una “natura” meccanica) sono le regole del gioco. L’applicativo viene di volta in volta aggiornato. Ogni tanto un virus penetra nel sistema. Nulla ha scopo né senso: sullo schermo dello spazio brulicano cifre fosforescenti, serie infinite di zero e di uno.

Il fulcro di tutto è un dispositivo generatore di numeri, un’intelligenza artificiale la cui anima è un microprocessore. 


Zret
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