di Nicola Nosengo
UN ESOPIANETA IN ALPHA CENTAURI
Scoperto, grazie al telescopio di 3,6 metri dell'ESO a La Silla, il pianeta più vicino al sistema solare mai individuato. E' di massa quasi uguale alla Terra, e orbita attorno ad alpha Centauri B, una stella simile al nostro Sole ad appena 4,3 anni luce da noi. Ora si apre la caccia ad altri pianeti nei suoi paraggi.
Un esopianeta letteralmente dietro l’angolo. Lo hanno scoperto gli astronomi dello European Southern Observatory (ESO) utilizzando lo strumento HARPS installato sul telescopio da 3,6 metri dell’Osservatorio di La Silla in Cile. Si trova in orbita intorno a una stella del sistema di Alpha Centauri, ad appena 4,3 anni luce di distanza. Non solo è il pianeta più vicino al sistema solare mai individuato, ma anche il più leggero mai scoperto attorno a una stella simile al Sole. Si tratta infatti di un pianeta estremamente piccolo, con una massa pari a solo 1,1 volte la massa terrestre. La scoperta è illustrata sull’ultimo numero di Nature. L’equipe europea ha rivelato il pianeta osservando le piccole oscillazioni nel moto della stella Alpha Centauri B, dovute all’attrazione gravitazionale del pianeta in orbita.
Tra gli autori dell’articolo compare Francesco Pepe dell’Università di Ginevra, che spiega a Media Inaf: “Quattro anni fa abbiamo iniziato un programma d’osservazione di 10 stelle calme e del nostro vicinato, che non mostravano alcuna presenza di pianeti giganti. La speranza era di trovare dei pianeti di piccola massa, possibilmente nella zona abitabile della stella. Questo programma ha portato i suoi frutti, producendo la scoperta di 7 pianeti intorno a quattro stelle. Alpha Centauri B è una di queste. E’ simile al nostro sole e molto luminosa. Grazie alla sua prossimità, e perciò intensità, diventa un candidato ideale per ulteriori analisi con strumenti e tecniche diverse. Continueremo a studiare alpha Cen B perché sappiamo ormai che i piccoli pianeti si trovano quasi sempre in sistemi multipli. E’ una scoperta che ci fa sognare, perché si tratta di un pianeta di massa terrestre che orbita una fra le stelle più vicine a noi”.

Francesco Pepe, che è principal investigator di HARPS-N, ricorda che nell’agosto 2012, dopo l’istallazione dello strumeno al Telescopio Nazionale Galileo sulle isole Canarie, è iniziato un programma di osservazione simile a quello di La Silla. “Speriamo di ottenere presto risultati simili o ancora più eccitanti. Ma ci vorrà un poco di pazienza, perché risultati di questo tipo richiedono uno sforzo in tempo e lavoro considerevole”.
Guarda su INAF-TV il servizio video di Marco Malaspina:
source
SILENT OBSERVER:
CI TROVI ANCHE SU FACEBOOK
No comments:
Post a Comment