Algol, nota anche come la “Stella Demone”. Si tratta di una stella binaria ad eclisse che è composta da due stelle in orbita stretta l’una attorno all’altra.
Secondo gli astronomi finlandesi, gli antichi egizi potrebbero avere registrato le variazioni periodiche di luminosità di una stella, nota come “Stella Demone” come prima documentazione di una stella variabile.
Gli antichi egizi scrissero i calendari in cui segnarono i giorni fortunati e sfortunati. Queste predizioni si basavano sugli eventi astronomici e mitologici che secondo loro influivano sulla vita quotidiana. Il meglio conservato di questi documenti è conosciuto come “il Calendario del Cairo”. Si tratta di documento scritto su papiro tra il 1163 e il 1271 A.C. in cui il lemma per ogni giorno è introdotto da tre geroglifici che indicano quale giorno è fortunato e quale è sfortunato.
Precedentemente, gli astronomi dell’Università di Helsinki in Finlandia avevano scoperto che in questo calendario, alcuni dei giorni fortunati si ripetano alla base di un schema, ogni 29.6 giorni, che corrisponde precisamente alla durata di una fase lunare tra due Lune piene, mentre la nuova Luna potrebbe essere associata con la sfortuna.
Abbassamento della luminosità della Stella Demone
Inoltre, gli stessi scienziati hanno dimostrato un altro schema nel calendario che avviene ogni 2.85 giorni. I ricercatori che hanno pubblicato il risultato di un nuovo studio sulla rivista Astronomy & Astrophysics, hanno suggerito che questo schema corrisponderebbe approssimativamente all’abbassamento di luminosità dell’Algol, nota anche come la “Stella Demone”.
Si tratta di una stella binaria ad eclisse che è composta da due stelle in orbita stretta l’una attorno all’altra. Quando la seconda stella (cioè la più debole) passa davanti alla prima, la luce emessa totale diminuisce, e riaumenta quando entrambe le stelle sono visibili. Algol si trova ad una distanza di circa 93 anni luce da noi, nella costellazione settentrionale Perseo, conosciuta come uno degli occhi di Medusa. La stella prende il suo nome della frase araba “ra’s al-ghul” che significa “la testa del demone”.
In realtà, Algol è il nome della stella Beta Persei che le sue variazioni periodiche di luminosità sono più di un fattore per 10 ore alla volta e l’abbassamento di luminoistà è visibile facilmente a occhio nudo.
“Sembra che la prima osservazione di una stella variabile sia avvenuta 3,000 anni prima di quanto si pensava finora” afferma Lauri Jetsu, astronomo dell’Università di Helsinki.
Il Calendario del Cario descrive come Wedjat, l’Occhio di Horo, regolarmente si trasformava da una stella tranquilla ad una violenta, influenzando positivamente o negativamente la vita degli uomini. Horo è il dio protettore dei re nell’Antico Egitto.
“L’eclisse sembra che sia legata con i giorni fortunati, perché rappresenta la pace dell’Occhio di Horo.” spiega a LiveScience Sebastian Porceddu, astronomo ed egittologo nell’Università di Helsinki. “Questo vuol dire che un occhio più luminoso di Horo significava minaccia per l’essere umano.”
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