October 5, 2012

Un'Affascinante Pianta Carnivora dai Tentacoli "Catapulta" Letali (VIDEO)


Le piante carnivore del genere Drosera sono note ai più per via della loro particolare tecnica di cattura delle prede, che consiste nell'intrappolare gli insetti di cui si nutrono attraverso l'ausilio di appendici ricoperte da una sostanza appiccicosa.


Le appendici delle Drosera, chiamate tentacoli, non sono altro che foglie ricoperte da un adesivo che non ha il solo scopo di intrappolare gli insetti, ma anche di attirarli con aroma e colori scintillanti.
Una volta catturata la preda, la pianta inizia a secernere sostanze digestive dalle ghiandole sessuali e dai tentacoli appiccicosi, ottenendo tutti i nutrienti necessari alla sua sopravvivenza.

In alcune specie di piante carnivore (come le Drosera), i tentacoli possono muoversi lentamente per assicurare una presa salda sulla preda, dato che il processo digestivo può durare da pochi minuti a qualche ora. In altre, invece, come nella "venere acchiappamosche" (Dionaea muscipula), i tentacoli si muovono in una frazione di secondo, serrandosi attorno all'insetto caduto in trappola.


La Drosera glanduligera, tuttavia, ha elaborato una sua personalissima tecnica di caccia per far fronte alle sue impegnative necessità alimentari: combinando l'azione di appendici appiccicose e non, ha un sorprendente tasso di successo nella cattura delle sue prede.

La Drosera glanduligera è una pianta carnivora annuale australiana che cresce con relativa facilità, producendo dei piccoli fiori color arancio da Agosto a Novembre. Nonostante cresca in diverse condizioni del terreno e sia molto diffusa in Australia, è difficile notarla per via delle sue piccole dimensioni (poche decine di centimetri di altezza), ed è difficile coltivarla in cattività.

Questa piccola pianta è stata per diverso tempo un mistero per via della presenza di uno speciale tipo di foglie sottili e allungate, non ricoperte dalla tipica sostanza appiccicosa che le Drosera usano per intrappolare e digerire gli insetti. 

Carnivorous Plant Drosera Glanduligera Use Tentacles To Capture Insect

I tentacoli appiccicosi, infatti, si trovano nel centro della pianta, mentre una serie di tentacoli più fini (da 12 a 18) circonda quelli ricoperti di adesivo, eseguendo piccoli movimenti inizialmente inspiegabili per i botanici.

I nuovi esperimenti condotti dal team di Thomas Speck, ricercatore della University of Freiburg, dimostrano che i sottili tentacoli non appiccicosi della Drosera glanduligera riescono a percepire il movimento di una potenziale preda che cammina sulla pianta agendo come sensori di prossimità.
Non appena la preda si trova a distanza utile, la D. glanduligera fa scattare la sua trappola: i tentacoli esterni si piegano velocemente su loro stessi, scaraventando l'insetto verso la zona appiccicosa della pianta come farebbe una minuscola catapulta.

Il movimento dei tentacoli è stato monitorato tramite speciali telecamere che hanno mostrato come ciascuna di queste appendici possa piegarsi verso l'interno della pianta in soli 75 millisecondi. Talvolta, invece, i movimenti durano diversi secondi, lasciando presumere che la forza della catapulta dipenda direttamente dalle condizioni di salute della pianta e da fattori ambientali.

Dopo il movimento a molla, il tentacolo diventa inservibile per via di piccole fratture nelle cellule in corrispondenza del punto di curvatura della foglia. Non è un grosso problema per la Drosera: con un periodo di crescita di soli 3-4 mesi, i tentacoli-catapulta si staccano e ricrescono nel giro di qualche giorno.

Sorprendentemente, queste affascinanti osservazioni non hanno ricevuto attenzione fino al 2010, e la trappola della D. glanduligera non è stata documentata o investigata fino ad ora. Speck ha ottenuto le prime prove sperimentali del ruolo dei tentacoli 'a scatto' nella cattura della preda, e fornito una spiegazione biofisica per questo loro movimento repentino.

 

La D. glanduligera ha sviluppato questo sofisticato sistema di cattura per via della sua fame insaziabile: è una pianta che sopravvive per meno di un anno, crescendo molto in fretta, e ha bisogno di grandi quantità di nutrienti ottenibili dalla digestione di moltissimi insetti.


La nascita di questa curiosa strategia di caccia sarebbe la conseguenza dell'immutabile ambiente australiano, una collezione di habitat che non sono cambiati granché negli ultimi milioni di anni. Le specie australiane, quindi, devono preoccuparsi ben poco dei cambiamenti ambientali improvvisi, dedicando le loro energie ad ottenere un alto livello di specializzazione.

"E' interessante vedere come devono essere piccoli i cambiamenti evolutivi per ottenere un comportamento completamente differente [dalle altre piante del genere Drosera]" spiega Speck, aggiungendo che se queste piante fossero un centinaio di volte più grandi, "non sarebbe piacevole fare una passeggiata nel sud dell'Australia".

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